Per realizzare l’ambizioso progetto si recò personalmente presso ogni comunità e famiglia. A differenza della gente più umile che non opponeva resistenza, i potenti avanzavano numerose perplessità, per cui Teseo fu costretto a promettere una forma di governo democratica e non monarchica garante dell’uguaglianza, in cui egli avrebbe avuto il comando esclusivo dell’esercito e la custodia delle leggi.
Teseo divenne in tal modo l’artefice del cosiddetto sinecismo dell’Attica: sciolse i pritanei, i consigli e le magistrature presenti nelle singole comunità, creando un pritaneo e un consiglio comune; denominò Atene il centro di questa nuova organizzazione; istituì una festa religiosa comune, le Panatenee, e i Metoikia, festività celebrata nel sedicesimo giorno di Ecatombeone; infine organizzò gare atletiche a imitazione di Eracle.